Il genere Philaenus presenta un noto polimorfismo cromatico, che permette di discriminare i morphs e di impegnare i non addetti ai lavori nell'identificazione delle specie.
Il presente studio prende in considerazione una collezione di circa 2500 individui di Philaenus spp. provenienti da Italia meridionale e Tunisia settentrionale. Abbiamo ritenuto valida una morph se presente nella nostra collezione o registrato in un minimo di due diversi riferimenti di luoghi geografici o di periodi diversi. La revisione della letteratura per i fenotipi ha permesso di sviluppare una chiave per discriminare tra i 25 fenotipi disponibili. Lo studio suggerisce che Philaenus spumarius ha ventitré morphs, seguiti dagli otto morph di Philaenus spumarius, dagli otto morph di Philaenus signatus, i sette di Philaenus tesselatus, i sei di Philaenus italosignus, Philaenus maghresignus e Philaenus tarifa, i due di Philaenus loukasi e uno di Philaenus arslani. P. maghresignus e P. tesselatus presentano tutte le morfologie citate in letteratura più una morfologia gibba basata su singoli individui femminili. P. spumarius è assente dalle collezioni tunisine, pertanto, tutti i dati su P. spumarius si basano su esemplari italiani. La sgrassatura ha rivelato la vera fenologia degli individui,
permettendo la classificazione di individui ambigui. Osservazioni al microscopio ottico e al SEM su P. spumarius recentemente raccolto in Italia meridionale (regione Puglia) hanno rivelato sei macchie concave senza peli sul pronotum, corrispondenti alle macchie scure della morph impressa, una morph finora nota solo in Nord America. Xylella fastidiosa è stata isolata e descritta nel Vicino Oriente. Il recente ritrovamento della morph impressa in Italia può suggerire una diversa via di introduzione del batterio nel Vecchio Continente attraverso l'importazione di vettori adulti.
Key words: insect-borne pathogen, Hemiptera Aphrophoridae, xylem-sap feeders, IPM.
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