L’associazione Diaspididae - Septobasidium
In Italia non è difficile individuare Diaspididae associati e inclusi in talli epifiti di Septobasidium, a patto di cercare su piante ospiti perenni con corteccia liscia che vivano in situazioni di elevata umidità locale. In effetti, un cespuglio denso di Phylirrea latifolia o di Pistacia lentiscus di una macchia mediterranea, una siepe anche urbana di Laurus nobilis e perfino piante in vaso della stessa specie, possono ospitare questa simbiosi.
Le specie di Diaspididae trovate, in Italia, incluse nel tallo di Septobasidium e infettate: Aonidia lauri (Bouché) ex Laurus nobilis L., a) femmina sana per confronto con b) femmina infettata e c) dettaglio degli austori del fungo; d) Suturaspis archangelskyae (Lindinger) ex Prunus persica (L.) Batsch, tre femmine adulte incluse dal fungo; e) Saharaspis ceardi (Balachowsky) ex Pistacia lentiscus L. femmine adulte incluse dal fungo, f) femmina infettata e g) austori; h) Lepidosaphes flava (Signoret) ex Olea europaea L. femmina infettata e i) austori; Epidiaspis leperii (Signoret) ex Phillyrea latifolia L., l) femmina infettata e m) suoi austori; n) Diaspidiotus marani (Zahradník) ex Olea europaea L. femmina infettata e o) austori.
Anche le foreste di Lauraceae delle Isole Canarie sono ricche di campioni, addirittura associati a diaspini infestanti le foglie. Naturalmente gli ambienti di foresta pluviale equatoriali o tropicali, sono prodighi di abbondanti raccolte.
I talli osservati in Italia sono di colore grigio-marrore, quelli di molte specie tropicali sono, invece, vivacemente colorati di rosso-arancio o grigio-blu.
Se i diaspini che vivono sulla pianta si individuano con la sola lente d’ingrandimento, possiamo sospettare di avere a che fare con un Septobasidium epifita già in campo, quando lo spessore delle ife è considerevole, intorno o oltre il millimetro. Altre caratteristiche proprie del fungo si trovano sulla regione marginale del tallo che avanza sulla corteccia con un “pavimento” di ife e si ricopre poi con un “tetto” dai lobi confluenti.
In laboratorio, con un binoculare, si vedranno le neanidi che si sono appena fissate sul pavimento, fra pilastri di ife che congiungono i due strati del tallo. In Italia le simbiosi di maggiori dimensioni sono quelle sostenute da Aonidia lauri (Bouché) e S. michelianum Pat. sui tronchi e branche di Laurus nobilis dove il diaspino e il fungo occupano superfici vaste fino a circa , sebbene come risultato della confluenza di più talli. Peraltro non è raro incontrare simbiosi piccole, quasi puntiformi e subcircolari con diametri al di sotto del centimetro.
Simbiosi fra Diaspididae e Septobasidium: a) tronchi di alloro (Laurus nobilis L.) infestati da Aonidia lauri (Bouché) in simbiosi con S. michelianum, Bari Campus Universitario. Le frecce rosse indicano, da sinistra a destra, talli confluiti, talli isolati e talli piccoli; b) branca di Citrus reticulata Blanco infestata da Unaspis sp. e ricoperta da un Septobasidium sp. La Selva Biological Station, Costa Rica; c) Tallo di Septobasidium sp. associato a Aonidiella lauretorum (Lindinger) (?) ex Heberdenia excelsa (Ait.) Banks, Tenerife, Isole Canarie; d) base di peziolo fogliare di Cyathea sp. (Filices) popolata da Diaspididae e da un Septobasidium non identificati, Wilson Botanical Garden, San Vito Coto Brus, Puntarenas Costa Rica; e) margine estivo di Septobasidium sp. su Pistacia lentiscus L. Castellaneta Marina (TA), la doppia freccia indica lo spessore del tallo; f) margine in crescita di Septobasidium sp. su Phyllirea latifolia L. Chiatona (TA); g, h) due inquadrature dello stesso tratto di margine in crescita di un Septobasidium sp. dalla Costa Rica (La Selva Biological Station), per mostrare i pilastri che terminano con un fiocco di ife, bianche, e le neanidi gialle di un diaspino non identificato.
Kommentare